L’intervento risale alla sera del 5 novembre scorso quando una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Civita Castellana, mentre percorreva le vie di quel centro, ha notato che il conducente di un veicolo – accortosi della presenza delle forze dell’ordine – ha eseguito una manovra sospetta.
I militari hanno, quindi, fermato l’autovettura a bordo della quale, oltre al conducente italiano, si trovava un cittadino tunisino. Entrambi, fin dal primo momento hanno assunto un comportamento nervoso che ha ulteriormente insospettito i militari.
La conseguente perquisizione ha permesso di rinvenire sotto il sedile del conducente un machete con una lama di circa 30 centimetri e addosso al cittadino tunisino, nascosti dentro una scarpa, alcune dosi di cocaina e 300,00 euro in contanti, ritenuti il frutto dell’attività di spaccio.
I Carabinieri hanno quindi deferito alla Procura della Repubblica di Viterbo il cittadino italiano per porto abusivo di arma ed il cittadino tunisino per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.